Curiosità...
La presa del Consorzio Destra Piave, ultimata nel 1925 è il risultato di una lunga battaglia portata avanti dalla tenacia dello scrittore trevigiano Antonio Caccianiga e dal nipote avv. Gino Caccianiga, fondatore tra l’altro della Cassa di Risparmio
della Marca Trevigiana, che dopo anni di lotte contro la testardaggine di alcuni proprietari terrieri che non ne volevano la realizzazione, riuscì ad ottenere l’approvazione dell’opera da parte del Governo con un parziale contributo.
L’opera iniziale consisteva nella realizzazione di una rosta in calcestruzzo ancorato con una tripla fila di palificate legate tra loro, una diga in calcestruzzo rivestito in roccia, un callone di scarico ed il vero e proprio edificio di presa
in cui erano inserite le paratoie di derivazione per il canale irriguo denominato “Canale della Vittoria”.
L’acqua derivata serviva, oltre che per l’uso irriguo, anche per l’alimentazione di due centrali idroelettriche ricavate da due salti d’acqua ricavati sul canale Priula, successivamente cedute alla S.A.D.E. (ora ENEL).
Nel 1954, a seguito di una convenzione stipulata con la Società Adriatica di Elettricità, è stata realizzata, a spese della stessa, una nuova traversa sifone del diametro di m. 3,40 che ha consentito di acquisire ulteriori 7 mc/sec recuperati
dal canale Castelletto Nervesa sulla sponda sinistra del Piave portando la derivazione massima estiva a complessivi mc.26/sec.
In concomitanza con tali lavori sono state realizzate anche la due paratoie “Galileo” per la migliore regolazione del livello d’acqua derivato.