Un po' di storia...
L’impianto di sollevamento di Albano deriva dal fiume Livenza la portata necessaria per l’irrigazione di 27.000 ettari del territorio del Consorzio di Bonifica Basso Piave in sinistra del Piave. La derivazione dal Livenza e il sistema a valle
sono stati studiati negli anni 30 per sopperire alle esigenze irrigue del territorio appena bonificato, essendo venuta meno la possibilità di utilizzare le acque del Piave.
Alla derivazione a cadente naturale in esercizio dal 1931 si è affiancato l’impianto di sollevamento, per la derivazione dei 23,3 m3/s concessi, di cui 13,3 provenienti in Livenza dal Piave a risarcimento delle acque trattenute sui laghi montani
per scopi idroelettrici.
L’impianto è entrato in funzione nel 1940, all'epoca furono però installate solo due delle quattro elettropompe previste ciascuna per il sollevamento di 6 m3/s.
Con lo sviluppo dell’irrigazione è diventata più pressante la necessità di completare l’impianto e di adeguarlo alle nuove esigenze essendo nel frattempo notevolmente diminuiti i livelli nel Livenza: per le nuove derivazioni concesse, per il ridursi
fino all'annullarsi negli anni siccitosi delle portate provenienti dal Piave e scaricate in Livenza da Enel a causa dei noti problemi relativi alle utilizzazioni del Piave stesso ed infine per i lavori di adeguamento alle portate di piena
del tratto di valle del fiume.
L’impianto è ora dimensionato per una portata variabile in maniera continua da 3 a 23,3 m3/s alla prevalenza di m 3,00 automatizzato in funzione oraria ma con inserimento e stacco automatico in dipendenza dai livelli del Livenza.